"Il fidanzato di mia sorella", tiepida commedia estiva salvata dall'ex 007 Brosnan

Sabato, 25 Luglio 2015 07:37
  

L’uomo è cacciatore. È allergico al matrimonio, ai figli e alla monogamia eppure i maggiori scrittori  di romanzi d’amore e   fondatori del pensiero romantico sono uomini.

Esiste dunque una contraddizione tra l’amore teorico e quello che si vive nella quotidianità?

Sì, risponderebbe a questa domanda Richard Haig (Brosnan), protagonista della nostra storia, affascinante e brillante professore di letteratura romantica al’Università di Cambrige e nello stesso tempo incallito playboy che ha nell’edonista e  egoista padre Gordon (McDowell), il suo mentore fin da piccolo.

Richard è felice della sua vita, passa da una relazione all’altra, insegna e si gode la vita. Fino a quando la  bella e giovane studentessa americana Kate (Alba) rimane incinta sconvolgendogli la vita.

Prima di un pranzo organizzato per conoscere la famiglia di Kate, Richard rimane colpito al bar dalla fascinosa Olvia (Hayek), flirtando con lei senza conoscere il legame di sangue che la lega alla fidanzata, è la sorellastra.

Dopo l’iniziale smarrimento, l’uomo decide di assumersi le sue responsabilità e di sposare Kate, trasferendosi in California per crescere l’adorato figlio Jake. Ma l’effetto “Famiglia Mulino Bianco” svanisce ben presto quando Kate confessa al marito di essersi innamorata di un suo collega e di volere il divorzio.

Per Richard è un colpo durissimo, ma per amore del figlio decide di rimanere in America, iniziando una convivenza forzata con l’ex moglie e il nuovo fidanzato, una situazione che ben presto si evolve in un quadrilatero, quando Olivia si rifugia da loro dopo aver scoperto il tradimento del suo fidanzato.

Iniziano così per il protagonista una serie di situazioni tra comico e romantico, tese ad ottenere la necessaria “carta verde” per rimanere in America.

Una commedia che, sebbene americana, ha tempi e toni per lo più inglesi, mostrando un potenziale narrativo interessante, ma che nello sviluppo perde quasi completamente slancio e intensità a causa di dialoghi vuoti e poco incisivi.

Lo stesso intreccio narrativo risulta forzato da una parte e dall’altra parte, in molte scene, i personaggi si muovono secondo clichè scontati e banali.

La regia è abbastanza scolastica e di taglio televisivo, senza particolari acuti e guizzi creativi.

Piacciono le ambientazioni, alternando sullo schermo la piovosa ed elegante Londra con la solare e frenetica Los Angeles.

Il peso del film si regge sul talento e glamour inglese di Pierce Brosnan che gigioneggia con classe, risultando credibile come attempato Peter Pan e riuscendo a creare, in coppia con la splendida Salma Hayek, una buona alchimia ed empatia , regalando un pizzico di emozioni e sorrisi allo spettatore.

Se è anonima e piatta la performance di Jessica Alba nel ruolo della capricciosa sorella, non si può non menzionare la  spumeggiante prestazione di Mc Dowell, volutamente eccessiva eppure molto reale nel raccontare come agiscono e pensano molti uomini.

Il finale, frettoloso, forzato e buonista, fa storcere il naso allo spettatore, contento di aver visto una commedia nel complesso fresca ed estiva, ma anche dispiaciuto di aver assistito anche alla sagra delle ovvietà e del già visto sull’amore, sebbene sia un tema ricco di sfumature e potenzialità, almeno sulla carta.

 

Il biglietto da acquistare per "Il fidanzato di mia sorella” è: 1) Neanche regalato 2) Omaggio 3) Di pomeriggio 4) Ridotto 5) Sempre

“Il fidanzato di mia sorella” è un film del 2015 diretto da Tom VaughanTom Vaughan, scritto da Matthew NewmanMatthew Newman, con Pierce BrosnanPierce BrosnanJessica AlbaJessica AlbaSalma HayekSalma HayekMalcolm McDowellMalcolm McDowellBen McKenzieBen McKenzie.

 

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