Domenica 23 luglio si sono svolte in Spagna le elezioni per il rinnovo del Parlamento: il partito dei Popolari è la prima forza spagnola, ma senza una maggioranza assoluta.
Su fronti contrapposti si sono sfidate la coalizione di sinistra formata dal Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE) e Sumar - nato dal raggruppamento di partiti facenti parte della sinistra radicale - e guidata dal Primo Ministro socialista uscente Pedro Sánchez.
Dall'altro lato del campo si è presentata la coalizione di destra formata dal Partito Popolare (PP) e Vox - partito conservatore, neofranchista e di estrema destra, nato da una scissione del PP e gemellato con Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni - e guidata dal presidente del PP Alberto Núñez Feijóo.
Le elezioni sono terminate con un sostanziale pareggio: il PP è primo partito con con il 33% dei voti, tallonato dal PSOE fermatosi al 31,7% dei voti, ma la coalizione di sinistra ed i partiti autonomisti hanno ottenuto appena un seggio parlamentare in più (172) dell'asse PP - Vox (171).
In base alla costituzione spagnola, una volta ottenuto l'incarico dal Re, è possibile formare un governo al raggiungimento della maggioranza assoluta dei seggi alla Camera Bassa oppure con maggioranza relativa dei seggi con la condizione che i "Sì" superino i "No", senza contare gli astenuti.
Alla luce dei risultati elettorali raggiunti emerge come nessun partito o coalizione abbia ottenuto la maggioranza assoluta e, di conseguenza, non possa formare un governo.
Questo risultato è stato sorprendente per tre motivi in particolare:
- il PP, dato come vincitore assoluto di queste elezioni, ha preso meno voti di quelli che erano previsti dai sondaggi;
- il PSOE, nonostante sia arrivato secondo, ha ottenuto più voti rispetto alla tornata elettorale del 2019 passando dal 28% al 31,7% ed ha visto aumentare il proprio numero di seggi in Parlamento;
- Vox, che avrebbe dovuto prendere un significativo numero di voti, si è fermato al 12,4% ed ha visto dimezzare i suoi seggi.
Inoltre, ciò che ha reso questa tornata elettorale di fondamentale importanza è l’alleanza tra il PP e Vox, popolari e estrema destra, in quanto banco di prova della futura alleanza che formerà la Commissione Europea in seguito alle elezioni europee che si terranno a giugno 2024. Alleanza tra il Partito Popolare Europeo (PPE) e i Conservatori e Riformisti Europei (ECR),partito europeo di cui è presidente Giorgia Meloni, con l'esclusione del gruppo dei Socialisti e Democratici Europei (S&D).
Guardando ai risultati spagnoli, il Partito Popolare e il Partito Conservatore, non hanno ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi, anzi il PP ha ottenuto meno del previsto mentre Vox ha dimezzato i seggi rispetto al 2019.
Il risultato del PSOE, invece, ha ridato vigore ai partiti della sinistra europea ed a S&D.
Dunque, le elezioni europee del 2024, con queste premesse, potrebbero non essere così scontate come previsto. Tutto è ancora aperto.