Come ogni anno, anche quest'anno si è tenuto l'Eurovision Song Contest. La 67ª edizione del concorso
canoro si è svolta presso la Liverpool Arena nel Regno Unito, dal 9 al 13 maggio 2023. Sebbene la vincitrice
di quest'anno sia stata la cantante svedese Loreen con la canzone "Tattoo", anche l'Italia ha avuto un ruolo
dominante e si è fatta sentire. In primis, perché il nostro rappresentante era il grande Marco Mengoni, che
con la sua voce limpida ed emozionante ci ha regalato il 4° posto con il brano "Due Vite" ed è stato premiato
dalla critica con i Marcel Bezençon Awards. La sua partecipazione, però, ha provocato un grande eco anche perché, nella serata finale del 13 maggio durante la presentazione degli artisti, il cantante di Ronciglione ha voluto portare con sé, oltre alla bandiera italiana Tricolore, anche la Pride Progress Flag per i diritti della causa LGBTQIA+.
La bandiera esibita, in realtà, presentava 5 colori in più: il bianco, il rosa, l'azzurro, il marrone e il nero. Questa è stata disegnata dal graphic designer Daniel Quasar per rendere la celebre
Rainbow Flag ancora più inclusiva. Le nuove strisce colorate sono dedicate alla comunità di colore, a quella transgender, ai malati di Hiv e a chi si è sacrificato per portare avanti la battaglia dei diritti.
La decisione di sventolare entrambe le bandiere ha trovato consensi nel pubblico e sui social. Questo anche perché, su Twitter, Marco Mengoni ha scritto: "Due Vite, two flags", alludendo alla connessione tra il gesto compiuto e il titolo della canzone che ha presentato. Tutto ciò non è passato inosservato in Italia, ma anche all'estero; sui social infatti sono state migliaia le ricondivisioni e i commenti di apprezzamento al gesto del cantante italiano che ha condiviso un messaggio importante, che porta l'attenzione sull'inclusività e sulla battaglia per i diritti.
Tra i principali commenti al suo post troviamo, ad esempio: "Tanta stima per chi non
ha timore di esporsi, nulla è dovuto o scontato. Se vogliamo una società che rispetti le persone, non
dobbiamo smettere di pretenderlo". Mario Colamarino, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale
Mario Mieli, commenta invece dicendo: "Ringraziamo Marco Mengoni per un gesto che ci ha molto colpiti.
Brandire la Rainbow Flag è un atto di supporto nei confronti del movimento LGBTQIA+, motivo di orgoglio
per la responsabilità che ne consegue".
Il 17 maggio è stata la giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia e senza dubbio parlarne e ricordarlo è necessario al fine di intervenire per contrastare ogni tipo di discriminazione. Quest'anno, per la prima volta, il Parlamento Europeo ha condannato i membri dell'attuale governo italiano per retorica anti-LGBTQIA+. Secondo Ilga-Europe, l'Italia è uno degli ultimi paesi d'Europa per rispetto delle persone LGBTQIA+ e uno degli ultimi paesi d'Europa a non avere una legge contro l'omotransfobia.
In una tale situazione è evidente che parlare del rispetto dei diritti umani non basta ed è necessario agire. Un gesto come quello compiuto da Marco Mengoni, dunque, vale molto più di quanto possa sembrare. Non ha portato sull'Arena di Liverpool solo una canzone coinvolgente, ma anche una riflessione sui temi in cui crede come l'amore, l'uguaglianza e il rispetto. Manda un messaggio carico di significato ad un ampio pubblico, comunica che non tutti in Italia la pensano allo stesso modo sull'omotransfobia e che la libertà di pensiero e di espressione deve essere più forte della tracotanza di potere. Spesso c'è chi si dice attivista e più raramente c'è chi l'attivismo lo pratica; il nostro Marco Mengoni ha deciso di praticarlo tramite il gesto più semplice ma anche più potente possibile in un contesto internazionale come quello dell'Eurovision.