I rischi dell’intelligenza artificiale in campo musicale

Mercoledì, 10 Maggio 2023 13:38
  

Sulla rete, e non solo, sta suscitando scalpore l'uso dell'intelligenza artificiale applicata in diversi ambiti, infatti si sta
utilizzando, ad esempio, per il semplice fotoritocco o per la creazione di miniprogrammi. L'avanzamento tecnologico
potrebbe portare l'AI a nutrirsi enormemente e a prendere sempre più potere tanto da portare a false
consapevolezze perché potrebbe indurre a un delirio di onniscienza chi la utilizza.
In questi anni i programmatori hanno offerto strumenti ad hoc anche all'industria musicale, già invasa da strumenti
informatici che hanno minato e minano tutti i settori: dalla distribuzione attraverso i portali di Youtube e di Spotify,
alle performance dal vivo che con trucchetti dopano la bravura e le esibizioni degli interpreti, cosa che avviene con
il famigerato autotune. Finora il compositore univa ingegno e talento nelle proprie creazioni, oggi invece anche in
questo campo le software house stanno drogando l'inventiva a discapito di chi usa ancora le note, gli accordi e le
scale. Ma per fortuna una macchina rimarrà pur sempre tale visto che per funzionare ha bisogno di un
programmatore che gli dia istruzioni su come funzionare.
Sotto accusa non ci sono i loops o le drum machine, usati anche in ambito professionale, ma programmi che
possono letteralmente emulare pattern musicali o addirittura voci di cantanti noti.
Vogliamo citare, una per tutte, l'AI creata da Google, MusicLM, un programma in grado di generare melodie e
armonie sfruttando le librerie senza copyright presenti in rete. Chi vorrà interrogare la macchina non dovrà fornirle
una partitura o una tablatura ma gli basterà descrivere su un file doc la sua idea generica. Al resto ci penserà il
computer, anni dedicati allo studio non serviranno più!
Per quanto riguarda l'emulazione di voci ormai non è più fantascienza: esistono già diversi dispositivi che, partendo
da modelli vocali, possono presentare una falsa realtà. Adesso con l'intelligenza artificiale possiamo ascoltare da
artisti, sia morti che vivi, dei brani interpretati, con la loro "presunta" voce, canzoni di altri cantanti. I risultati sono
davvero notevoli. Noi incuriositi dalla novità abbiamo voluto ascoltare Thriller cantata da Freddie Mercury (link sul
nome del brano) eseguita con l'aiuto di Music-AI. Al primo ascolto Il risultato è eccezionale, ma al secondo sorgono
dubbi a chi ha orecchio musicale perché si rende conto di trovarsi davanti a una banconota falsa. Mancano le
sfumature tipiche della voce dei Queen!
Qualcuno chiamerà quello che vediamo sotto ai nostri occhi evoluzione o progresso, sta di fatto che questi software
se da un lato democratizzano il processo creativo, dall'altro lo ammazzano perché chiunque potrebbe fingere di
essere un ingegnere senza avere le competenze né quel guizzo delle menti geniali. E poiché siamo consapevoli
che alcune menti umane agiscono soltanto per interesse, dobbiamo sperare che il legislatore intervenga su
eventuali rischi in cui si potrebbe incorrere qualora si sfiorassero temi sia etici che morali.

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