Oggi la sessualità è ancora uno degli argomenti più ricco di tabù, di proibizioni e di idee legate a ciò che è giusto o sbagliato. Nell’antica Roma, invece, non era considerato un argomento da evitare. Questo si può evincere facilmente recandosi a Pompei e osservando le immagini sensuali ed erotiche esposte per la mostra “Arte e sensualità nelle case di Pompei".
Le immagini dal contenuto erotico, scoperte dagli archeologi fin dal 1748, si ritrovano in tutti gli spazi della città antica: santuari, terme e stanze di abitazioni. Sebbene la mostra sia aperta già dal 21 aprile 2022, essa sarà disponibile ancora fino al 15 gennaio 2023 ed ha luogo nella Palestra grande degli scavi di Pompei. La mostra ha lo scopo di illustrare e raccontare la presenza e il significato di soggetti sensuali ed erotici nelle domus e nella quotidianità degli abitanti di Pompei.
Tra le 70 opere in esposizione, tutte provenienti dai depositi del Parco Archeologico di Pompei, sono presenti anche reperti di recente scoperta. Per esempio, troviamo esposti due medaglioni in bronzo con scene erotiche del carro cerimoniale di Civita Giuliana. È presente anche il raffinato soffitto del cubicolo della Casa di Leda e il cigno rinvenuto in crollo sul pavimento, poi ricomposto e restaurato. Di ancora più recente restauro, sono le 3 pareti del cubicolo ricostruito della Villa di Gragnano in località Carmiano. L’iter si completa con un percorso alla scoperta degli edifici all'interno del sito, caratterizzati da affreschi e riferimenti a tema, illustrati con il supporto dell’app My Pompeii.
Sarà presente anche un’apposita guida per bambini, che li aiuterà ad accostarsi ad un tema per loro difficile con leggerezza. I più piccoli visiteranno la mostra conoscendo anche una serie di figure protagoniste nei miti antichi. La mostra ospita soprattutto opere da Oplontis, come Ermafrodito e Satiro e due coppie di centauri. Nell’esposizione si cerca di ricostruire la dimensione esperienziale e quasi cinematografica che evoca l’immaginario antico e riproduce i contesti dell’antica Roma.
Stupore, curiosità e imbarazzo sono le emozioni che molti provano vedendo pitture e sculture sensuali ed erotiche. Il rinvenimento di queste testimonianze ci fa comprendere che il mondo antico, in alcuni casi, sembra diverso dalla visione classicista spesso diffusa. Addirittura, nel mondo romano la sessualità era vissuta in modo molto più naturale e tranquillo di oggi. Nonostante il costante processo di liberalizzazione dalla morale religiosa, infatti, nella nostra cultura la visione negativa spesso prevale ancora sulla sfera più puramente istintuale. Questa mentalità causa in molti sentimenti di vergogna, paura e ansia. Questo accade soprattutto perché si tende a non parlare molto di questo tema, ritenendolo un argomento ostico. Lo strumento tramite il quale si può favorire una consapevolezza della propria sessualità e la possibilità di viverla con libertà e serenità è l’educazione sessuale e una maggior sensibilizzazione dell’argomento data, per esempio, da libri, dialoghi ed esposizioni d’arte come quella di Pompei.
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