Taylor Hawkins: una melodia che non doveva finire

Lunedì, 28 Marzo 2022 00:00
  

Il Festival Estéreo Picnic di musica elettronica, pop e rock che si tiene ogni anno in Colombia, a Bogotà, quest'anno è stato teatro di un altro tipo di spettacolo: sul palco una manciata di candele illuminate nel silenzio ricorda la morte prematura e improvvisa di Taylor Hawkins.


Un'ora prima della loro esibizione, il batterista dei Foo Fighters è stato trovato senza vita nella sua stanza d'albergo. Le cause della morte sono in realtà ancora sconosciute.
Secondo i primi esami, nel corpo di Hawkins sarebbero state trovate tracce di diverse sostanze, tra farmaci e stupefacenti. Tuttavia, soffermarsi su questi dettagli è più semplice routine che altro, tutto ciò che in realtà conta è che una delle personalità attualmente più riconosciute nel mondo della musica rock se ne sia andata prematuramente, senza poter mostrarci tutto ciò che ancora aveva da dare.


Oliver Taylor Hawkins era nato a Fort Worth in Texas, nel 1972, ma cresciuto a Laguna Beach in California. Aveva esordito come batterista in una piccola band locale, i Sylva, fino a diventare membro della band di accompagnamento di Alanis Morrisette, sia in tour sia in studio. È proprio durante questo periodo che arriva la chiamata di Grohl, e nonostante la maggior presa della Morrisette sul mercato internazionale, Hawkins si offre volontario per entrare a fare parte della sua band.
L'uscita dell'ex batterista William Goldsmith dal gruppo sarebbe potuta essere per l'ex Nirvana un ritorno alle sue origini ed ecco invece arrivare uragano Hawkins, che, ha contribuito appieno, anche grazie alla chimica mostrata sul palco assieme a Grohl, a far emergere la band dallo spettro delle vecchie glorie del passato e ad affermarsi nel mondo del rock come se stessa.

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Hawkins lascia moglie e tre figli oltre ad una miriade di fan della band, e non solo, che ancora sperano, probabilmente, di poter vedere una sua esibizione. Hawkins è stato il batterista deI Foo Fighters per 25 dei 28 anni di attività ed ha contribuito a renderla quello che è oggi: una band rock che è riuscita a rompere gli schemi, puntando sulla simpatia e l'affabilità, forse anche senza mai prendersi davvero sul serio.
Si potrebbero dire, o forse no, tante cose sui Foo Fighters, potrebbero non piacere, ma non si può non apprezzare la loro natura, i loro videoclip, la loro forza sul palco e soprattutto il fatto che suonassero da paura.

 

Le foto appartengono alla pagina ufficiale Facebook dei Foo Fighters

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