Era esattamente un anno fa. Il 9 marzo 2020 iniziava il lockdown, la quarantena. Un anno fa iniziavamo a scoprire i DPCM, le mascherine, i gel igienizzanti per le mani, lo smartworking, il distanziamento sociale, l'esistenza dei virologi. Abbiamo scoperto tante cose brutte, la malattia, la sofferenza, la solitudine, il licenziamento.
Eppure, come in tutte le cose della vita, forse qualche lato positivo c'è stato. C'è chi ha riscoperto gli affetti familiari, chi ha ridato valore a certe relazioni, chi ha dato nuovo slancio alla propria autostima, chi ha studiato, chi ha scoperto la serenità nel rallentare i ritmi frenetici della propria vita.
La pandemia da Covid-19 ci ha sorpresi e sconvolti, ha scombussolato le nostre vite. Eppure non avrebbe dovuto. Non perché non sia un evento spartiacque, ma perché c'era qualcuno che ci aveva già spiegato che, nonostante tutto il male, c'è sempre la possibilità di tornare alla serenità.
Si tratta di Giovanni Boccaccio, col suo famosissimo capolavoro, il Decameron.
Ed è proprio alla lezione del fan numero uno di Dante che sono ispirati due libri, la cui lettura può forse aiutarci ad affrontare meglio la pandemia, fosse anche solo per la sensazione di essere capiti, di vivere una situazione comune anche ad altri.
I due libri si intitolano Decameron Project e Nuovo Decameron.
Decameron Project, pubblicato in Italia da NNEditore il 28 gennaio 2021, è una raccolta di racconti che hanno visto la luce prima sul New York Times Magazine. La rivista ha chiesto a ventinove scrittori internazionali di produrre dei racconti che raccontassero questi tempi difficili. Sono storie brevi, ma molto intense. Non si parla della pandemia, ma della vita ai tempi della pandemia. Sono storie di sensazioni, emozioni, frustrazioni, solitudini, amori, affetti, speranze.
La particolarità del libro è data proprio dalla pluralità di voci, stili e accenti che i racconti presentano perché scritti da autori provenienti da ogni angolo del globo: dalla canadese Margaret Atwood allo scozzese Andrew O'Hagan, dal cileno Alejandro Zambra al nigeriano Uzodinma Iweala, passando per l'italiano Paolo Giordano (divenuto noto per La solitudine dei numeri primi). L'atmosfera complessiva della raccolta, dunque, è oltremodo cosmopolita e, grazie al talento di ognuno degli autori, permette di compiere dei piccoli ma intensi viaggi nel mondo, comodamente seduti sulla poltrona di casa.
Nuovo Decameron, invece, è un prodotto tutto italiano, pubblicato da Harper Collins lo scorso 4 febbraio. Qui ritroviamo maggiormente la struttura boccaccesca: sette autrici e tre autori, italiani tranne uno, che riscrivono a modo loro alcune novelle, aggiornandole per ambientarle ai giorni nostri oppure capovolgendone il senso, riscrivendone il finale, ecc.
Ci sono la divisione in giornate e la fedeltà ai temi che ogni giornata nel Decameron prevedeva: leggiamo storie inerenti ad avventure a lieto fine, storie che riguardano l'uso dell'ingegno, storie di beffe e storie d'amore. Prima di ogni racconto, ci sono un breve riassunto ed un estratto della novella boccaccesca di riferimento, che ci permettono di tuffarci nell'ambientazione ed apprezzare il contributo dato dalla scrittrice o dall'autore contemporaneo.
Si distingue l'ultima novella, firmata dalla scrittrice statunitense di origini indiane Jhumpa Lahiri. Il Premio Pulitzer, follemente innamorata dell'Italia, sceglie il tema della fortuna, ma lo coniuga con un tema di struggente attualità, quello della casa, ed in particolare la casa per gli immigrati. La casa, il luogo simbolo della quarantena, dove si vive, si lavora, si studia, si mangia, si fa ginnastica. Eppure c'è chi non ce l'ha una casa. C'è chi ne aveva una, ma gli è stata tolta a causa della paura dell'altro, del diverso. Che poi forse così diverso non è: vuole una casa, come la vogliamo tutti.
Due opere, dunque, che declinano i vari aspetti della nostra nuova vita ai tempi della pandemia. Il covid aleggia in tutti, ma non è il protagonista. Sono le persone, le emozioni, le speranze i protagonisti. Il messaggio è quello di non dimenticare che non siamo solo strumenti di diffusione del contagio, siamo persone, che possono fare tanto. Non perdiamo la nostra umanità in favore della paura.
Link alle foto: https://www.italiaatavola.net/coronavirus/coronavirus/2020/2/25/decameron-lezione-di-boccaccio-quando-ragione-vince-terrore/65522/
https://www.amazon.it/Decameron-project-Ventinove-racconti-selezionati/dp/889493893X