Chi ha vinto le elezioni negli Stati Uniti? Sono ancora in corso le operazioni di spoglio dei voti delle elezioni presidenziali e sembra si andrà per le lunghe.
In questo caos mediatico, tra aggiornamenti al minuto e varie indiscrezioni proviamo a fare chiarezza sull’evento che deciderà il destino del mondo intero.
I cittadini dei 50 Stati americani votano ogni quattro anni il primo martedì di novembre (quest'anno il 3) per il nuovo presidente, per la Camera dei Rappresentanti e per un terzo del Senato. In questo sistema elettorale ogni Stato ha una certa influenza tramite i propri voti elettorali che in tutto sono 538. Per ottenere la presidenza un candidato deve raggiungere almeno la metà dei voti elettorali, ossia 270. Ogni Stato ha un numero di voti elettorali a disposizione pari al numero dei deputati dello Stato stesso, che varia a seconda della quantità di popolazione, più 2 senatori per ogni Stato. L'elezione prevede che il candidato più votato in ogni Stato, anche se di un solo voto, ottenga tutti i voti elettorali di quel determinato Stato. Nel sistema elettorale americano, in realtà, non sono gli elettori a stabilire il vincitore, ma è una decisione che spetta ai grandi elettori del collegio elettorale che sceglie in base al voto popolare. Dunque, questo metodo implica che il vincitore potrebbe anche essere il candidato che ha ricevuto meno voti effettivi, come accadde per Donald Trump nel 2016.
Ma se le votazioni erano previste per novembre, allora come hanno fatto 75 milioni di persone ad aver già votato?
In America esiste l’Early in-person voting ovvero vengono allestiti dei seggi per diluire il flusso, in cui le persone si possono recare in anticipo per votare. Inoltre, esiste il voto via posta, che prevede la spedizione di un modulo sul quale viene espresso il proprio voto, metodo esistente già dalla guerra civile per permettere ai soldati al fronte di votare anche se lontani dal proprio paese. Infatti, in alcuni Stati si sta già votando da 45 giorni, in altri si sono già contati i voti e, quindi, il 3 Novembre è stato solo l’atto conclusivo delle votazioni.
Quest’anno è stata rilevata un’affluenza di elettori del 67%; partecipazione mai così ampia da più di un secolo. Ciò palesa un forte scontro tra i due candidati per il ruolo presidenziale: Donald Trump e Joe Biden. Due candidati opposti, con una visione differente su ogni fronte dal Covid all’economica, dalla politica estera all’ambiente, dall’immigrazione al tema del razzismo. Trump è diventato ufficialmente 45° presidente americano nel 2017 e Biden, invece, democratico moderato, già vicepresidente accanto a Barack Obama. Un confronto che va al di là delle dinamiche politiche territoriali, ma che racchiude l’intero assetto geopolitico del pianeta.
Attualmente la vittoria sembrerebbe di Biden, anche se si evince solo un leggero vantaggio del democratico di 238 voti rispetto ai 213 di Trump. Questo probabilmente è dovuto ai malumori del paese che, talvolta, non ha gradito lo stampo eccessivamente rivoluzionario dell’ex presidente.
I risultati decisivi probabilmente arriveranno a fine giornata, ma si potrebbe anche avere l'esito finale venerdì e, quindi, non ci resta che rimanere sintonizzati sui prossimi aggiornamenti.
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