Cosa spinge due persone a divenire amiche? Avere le stesse passioni, condividere i propri hobby, magari anche odiare una stessa persona – qui le ragazze potranno capire.
Può la morte unire due persone? Si. Ed è ciò che dà il via a Dead to me, serie televisiva inserita nel catalogo Netflix lo scorso 3 maggio.
Dieci episodi da circa mezz’ora l’uno in cui, a suon di segreti e rivelazioni, suspense e colpi di scena, si snoda la nascita e lo sviluppo dell’amicizia tra la vedova Jen (Christina Applegate) e l’eccentrica Judy (Linda Cardellini).
[SPOILER ALERT]
Si tratta di un buon prodotto televisivo, con un’ottima interpretazione di tutto il cast, un’ottima fotografia, ma che forse sfiora l’eccesso per quanto riguarda proprio i colpi di scena: ce ne sono così tanti, in ogni puntata, che il confine con la soap opera è abbastanza sottile. Se nei primi episodi lo spettatore non può che restare intrigato da ciò che vede, a lungo andare si finisce per non stupirsi più ad ogni – già prevista – rivelazione “sconvolgente”.
Forse ciò dipende anche dal tipo di fruizione: una maratona, seppur suggerita dalla brevità degli episodi, forse non è l’ideale.
Link alla foto: https://www.optimagazine.com/2019/05/09/recensione-dead-to-me-su-netflix-una-trama-noiosa-e-superficiale-affossa-la-comedy-non-comedy-con-christina-applegate/1456507