Giappone, periodo Taishō (1912-1926), si tratta di un momento storico caratterizzato da una forte contaminazione occidentale nella cultura nipponica, in particolar modo nella moda maschile di quei tempi. Ne sono prova i disegna della mangaka Kaho Miyasaka nella sua ultima opera Barairo no yakusoku, in Italia tradotto come La promessa della rosa.
Planet Manga, arriva in Italia l'ultima opera di Kaho Miyasaka
Debutta in anteprima alla fiera del fumetto di Lucca 2018 lo shojo ad ambientazione storica di una delle autrici più gettonate attualmente in Giappone. Quest'opera rappresenta una sorta di rottura della sensei con le storie contemporanee a cui ci aveva abituati ed ha deciso di percorrere una strada diversa cercando di apportare alcune novità stravolgendo totalmente i riferimenti storici delle sue storie.
La promessa della rosa: pregi e difetti
Nota positiva è certamente la scelta di voler fare un cambiamento, di voler portare una ventata di aria fresca nei suoi fumetti. La storia ha un grande potenziale vista la scelta di registro della mangaka. I disegni sono ricchi di particolari, si nota la crescita del tratto, che acquisisce sempre di più una certa “maturità”, ma questo non basta, perchè l'opera è priva di uno dei pilastri portanti della narrazione, ovvero lo sviluppo dei personaggi e dei loro background. È vero che sono stati pubblicati solo tre volumi attualmente, pertanto ci possono essere ampi margini di miglioramento, per rendere questa storia più appetibile per i lettori.
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