È ormai ufficiale da qualche settimana il ritorno sulla piattaforma Netflix di Suburra, uno dei crime thriller italiani più amati, prodotto da Cattleya in collaborazione con Rai Fiction e tratta dall'omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini.
La seconda stagione, prevista per il 22 febbraio sarà ambientata solo tre mesi dopo la fine della prima, e gira voce che le prime puntate saranno principalmente incentrate sulle elezioni comunali romane. La stagione completa consta di otto episodi che si prospettano ricchi di battaglie che raccontano un qualcosa che purtroppo è tremendamente reale: lo scontro fra politica, Chiesa e criminalità.
Gli interpreti saranno gli stessi volti che siamo abituati a vedere e ormai riconoscere: Aureliano Adami (interpretato da un glorioso Alessandro Borghi, che ultimamente di meriti ne ha ricevuti come fossero regali di Babbo Natale); Spadino Anacleti, detto lo "Zingaro", (interpretato da Giacomo Ferrara); Gabriele Marchilli, (interpretato da Eduardo Valdarnini); Sara Moreschi, ambiziosa consulente finanziaria legata alla Chiesa, (interpretata da Claudia Gerini); Samurai, lo spietato boss che tutto vede dall'alto della sua posizione, (interpretato da Francesco Acquaroli).
Questi solo alcuni dei già volti noti al grande pubblico.
In questa seconda stagione vedremo che di fondamentale importanza sarà il ruolo delle donne, assolutamente protagoniste di quasi tutti gli episodi.
Le vicende dei protagonisti ancora una volta saranno sullo sfondo di una Roma violenta; una Roma da conquistare e temere; una Roma che vedrà scontrarsi per il suo dominio e grossi affari le due famiglie rivali: gli Adami e i sinti Anacleti. Due famiglie tormentate da un odio di fondo, che non solo porterà impeto e furia, ma anche nuove alleanze e colpi di scena.
Una seconda stagione, quella di Suburra, che è stata attesa da milioni di spettatori, e che di certo, viste le premesse, non deluderà il pubblico.
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