Se c’è una star a essere nata, di sicuro non è un nuovo regista, ma… una nuova attrice! Bradley Cooper è un attore affascinante, versatile ma, al momento, lungi dall’essere capace di mettersi dietro la telecamera. Il suo debutto come regista non ha rivelato un grande talento, il film è a tratti deludente, privo di empatia, piatto, accademico.
Il suo punto di forza è una protagonista sopra le righe, un personaggio che, dopo parrucche biondo platino e lustrini, cerca di farsi conoscere come artista completo e pieno di talento: una Lady Gaga nuova, acqua e sapone, timida, commovente. Se dopo sei Grammy, tre BRIT, un Golden Globe e un’altra svariata quantità di altri premi musicali (oltre a ben dodici Guiness dei primati!) Lady Gaga ricevesse una candidatura all’Oscar, di certo non ci sarebbe da stupirsene.
La parte riservatale da Cooper è cucita su di lei, come in passato lo era stata per Barbra Streisand. A star is born, infatti, è il terzo remake di un film del ’37, È nata una stella, da cui Frank Pierson aveva tratto un altro film nel ‘76 con la Streisand come protagonista femminile.
Nella versione di Bradley Cooper, il regista e attore protagonista interpreta Jackson Maine, una rockstar incline all’alcolismo e all’abuso di droghe. La prima volta che Jack vede Ally (Lady Gaga), sono in un bar per drag queen, lei canta La vie en rose, lui ne è folgorato e le chiede di continuare la serata insieme. È l’inizio di una storia d’amore piena di momenti drammatici. Jack capisce che Ally è un grande talento e la trascina sul suo palco mostrandola alla folla. Il delirio immediato del pubblico catapulta Ally nel mondo dello show business, quello stesso mondo in cui Jack resiste solo con l’ausilio di alcool e steroidi e in cui insieme cercheranno faticosamente di tener fede ai loro progetti e al loro amore per la musica.
Dopo il boom di incassi dei primi giorni, l’entusiasmo nelle sale ha iniziato pian piano a scemare. Un film e un cast con un bel potenziale avevano seminato grandi aspettative, forse troppe. Tra le poche note positive del film, la colonna sonora scritta a quattro mani da Cooper e Lady Gaga. La cantante, inoltre, ha severamente vietato al suo partner di cantare in playback: tutto ciò che sentirete, quindi, è frutto solo di un anno di lavoro sodo!
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