E anche questo Mondiale è finito. Sembrava ieri che la Svezia ci ha buttati fuori e invece già siamo al 16 luglio! Come tradizione, cerchiamo di parlarne in maniera sistematica e precisa, cominciando dalla "A" dell'
Argentina, non tanto per quanto fatto vedere in campo (?), ma per il bellissimo spot con Ruggeri protagonista. L'avete visto? No? Beh, eccolo qui:
Peccato che forse, il contratto non sia stato onorato in questa occasione e l'albiceleste "ammirata" in Russia sia stata tra le più scarse di sempre. Ma non è stata comunque la cosa peggiore del Mondiale, soprattutto se consideriamo il finto
buonismo della FIFA, che ha ordinato di non riprendere le tifose belle in tribuna per la Finale. Sul serio? Ci sarebbe tanto da dire, ma limitiamoci a linkare l'ottimo articolo di "AC" Annachiara Giordano (fate clic qui) e a dire che questa cosa, parafrasando Fantozzi è "una boiata pazzesca"!
Torniamo a parlare ci calcio e più precisamente del
catenaccio dell'Iran. Critica? Assolutamente no. Quando sei nel girone con una delle squadre più forti del mondo e con quella di un alieno non hai scelta. Se attacchi ne prendi 5, se ti chiudi – con una difesa organizzatissima, non a cazzo di cane – magari riesci anche a portare a casa il risultato. Fatto sta che i ragazzi iraniani hanno davvero dato il massimo e più o meno tutto il mondo (tranne gli USA, forse) ha sperato che si qualificassero nell'ultima partita. Così come tutti abbiamo sperato che passassero i senegalesi che con le loro
danze hanno conquistato sicuramente le simpatie di tutti. Eppure, questo sarà un Mondiale da dimenticare per tutte le nazionali del Continente Nero, nessuna delle quali è riuscita a passare alla fase a eliminazione diretta. Russia 2018 sarà inoltre ricordato per i vari
errori imbarazzanti da parte dei portieri, non ultimo quello di Lloris ieri pomeriggio, se non fosse avvenuto sul 4-1 avrebbe potuto cambiare il risultato del match e chissà se la
Francia si sarebbe comunque laureata Campione del Mondo di nuovo a distanza di 20 anni? Chissà... Fatto sta che ben pochi ieri avranno fatto il tifo per i Transalpini, e, a proposito di schadenfreude...
«Gott in Himmel!» avranno esclamato in Germania dopo l'incredibile eliminazione alla fase a gironi. La maledizione continua: chi vince, poi non arriva agli ottavi. Successe a noi e anche alla Spagna allenato quest'anno da
Hierro, trovatosi lì quasi per caso dopo l'esonero di Lopetegui e buttato fuori dalla Russia neanche troppo a sorpresa. Peccato che al buon Fernando non abbiano dato fiducia e abbiano deciso di puntare su Luis Enrique, ma si sa che i flop si pagano cari. E Restando in tema, per fortuna anche l'
ISIS che aveva promesso di portare il terrore a un livello successivo, non ha fatto nulla, per merito delle imponenti misure di sicurezza dispiegate da Mosca. Bel lavoro, compagni! Questo complimento non si può proprio fare a
Jorge Sampaoli, il pittoresco CT dell'Argentina che ricorderemo per il look non propriamente sobrio e per l'aver chiesto a Messi il "permesso" di far entrare Aguero! Anche la "Pulce" però ha poco da stare allegro, avendo chiuso la rassegna con una sola marcatura, a differenza di
Kane che, coi suoi 6 gol, si è laureato capocannoniere. Certo, l'Inghilterra ha un po' deluso alla fine, ma le basi sono state gettate per fare bene già ai prossimi Europei, così come per il Belgio che con
Lukaku e gli altri ha centrato uno storico terzo posto e ha fatto intravedere il più bel gioco del torneo. Sono 4 le segnature (più un assist) del venticinquenne attaccante, che magari potrebbe trovarsi coinvolto nel grandissimo giro delle punte al quale assisteremo quest'anno. Già, il
mercato: al di là dei propositi di metà giugno di lasciarlo fuori dal presente articolo, come fare quando un certo Cristiano Ronaldo non solo lascia il Real Madrid ma ma, addirittura, viene in Italia? Non solo il suo avvento rende virtualmente inutili le prossime due Serie A, ma crea anche un caos di dimensioni planetarie a livello di punte? Dove va Higuaìn? Al Chelsea? Al Milan? Chi prende il Real Madrid? Icardi? Mbappé? E Griezmann? Cavani torna a Napoli? Una cosa è certa: sarà un mercato appassionante, così come lo sarà la storia del portiere dell'Islanda Halldorsson – di professione regista – che racconterà ai suoi
nipoti di quella volta in cui parò un rigore a Leo Messi! Cosa che non potrà fare Buffon che ha però scoperto che (come insegna Lisa Simpson) "crisi" in cinese si scrive con lo stesso carattere di
"opportunità": non ti sei qualificato per i Mondiali? Pazienza! Puoi comunque girare una fracca di pubblicità! Dite la verità: in quanti spot lo avete visto? Ma torniamo alla nostra amata Argentina con la
pantomima messa in scena da Maradona in tribuna: gestacci, malori e chi più ne ha più ne metta! Ma come si fa ad avercela con Dieguito? Impossibile! Chi invece non risulta per nulla simpatico con le sue sceneggiate è Neymar. Fortissimo, per carità, ma il modo in cui si contorceva come nemmeno Shawn Michaels contro Hulk Hogan a Summerslam 2005 è stato la cosa più irritante del Mondiale. Speriamo che in
Qatar tra 4 anni impari ad essere meno melodrammatico. Rimaniamo comunque sul futuro: la rassegna del 2022 sarà l'ultima a 32 squadre e la prima a tenersi a novembre-dicembre. Poi, dal 2026, in Canada, Messico e Stati Uniti, arriveranno le novità. Speriamo che almeno gli shootouts non sostituiscano i
rigori che rimangono una dei momenti più emozionanti di sempre, come nel match tra Croazia e Danimarca in cui Schmeichel e Subasic hanno davvero fatto la parte del leone, in un contesto altamente drammatico, come l'immagine del volto rigato di
sangue di Mascherano, che ha dato davvero tutto ma non è riuscito ad evitare l'eliminazione della sua squadra. E a proposito di emozioni, come dimenticare le lacrime del panamense
Torres durante l'inno nazionale? Da brividi. Ma iniziamo le lettere difficili parlando di
Umtiti e del suo gol di testa che ha fatto fuori il Belgio. Magari se non l'avesse presa, ora racconteremmo un'altra storia. E come non parlare del
VAR che ha fatto il suo debutto e che ha contribuito a dirimere non poche controversie. Pollice in su quindi! Passiamo ora ad un'altra protagonista assoluta e cioè
Wanda, non Nara
ma 万达, ovvero uno dei cartelloni più presenti ai Mondiali.
Si tratta di un colosso cinese con interessi virtualmente ovunque, dal cinema al mercato immobiliare, perciò se volete comprare un terreno per costruirci un multisala, sapete a chi rivolgervi. Parleremo ancora di Cina, ma adesso concentriamoci su
Xhaka, il numero 10 della Svizzera che chiude il Mondiale con 360 minuti giocati e un gol. Non c'è molto altro da dire, ma la "X" è difficile, quindi torniamo sulla Cina, anzi sui cinesi con
Yonghong Li e le sue storie col Fondo Elliot che hanno attirato l'attenzione (quasi) più di ciò che accadeva in campo. Noi ci scherziamo su, ma chissà davvero quale sarà il futuro del Milan? Che dire? Ci avviciniamo alla fine della nostra cavalcata, ricca di Argentina e finiamo col nostro Walter
Zenga il cui record di imbattibilità di 517 minuti ai Mondiali, interrotto da un gol dell'argentino Caniggia, continua a resistere! E speriamo che ciò sia di buon augurio quando, tra 4 anni, ci rivedremo (forse) in Qatar!
Link alle foto:
http://www.itasportpress.it/calcio/sampaoli-la-spagna-ci-ha-schiaffeggiato/
Il link al video è stato preso dal sito www.gazzetta.it