Avengers: Infinity War - Diario a caldo di una sopravvissuta

Mercoledì, 25 Aprile 2018 21:02
  

[Avviso: il seguente articolo contiene spoiler anche pesanti ed è frutto del turbinio di emozioni provate da una fan Marvel appena uscita dal cinema.]

Ieri, 25 Aprile, come ogni anno si celebrava l’anniversario della liberazione dell’Italia al termine della seconda Guerra mondiale.
Ieri, 25 Aprile 2018, dopo una lunghissima e spasmodica attesa, è stato liberato Avengers: Infinity War in tutte le sale cinematografiche d’Italia. Alcune sale hanno addirittura proiettato il film già a mezzanotte e con una gran risposta del pubblico giovanile.

Ma parliamo del film, che ha avuto dalla critica americana delle critiche positive, ma non entusiastiche come per gli altri film Marvel. Indubbiamente i registi, i fratelli Russo, hanno affrontato una sfida enorme: creare uno dei più grandi kolossal di tutti i tempi. Perché? Beh, nel cast ci sono così tanti attori che sembrava impossibile riuscire a farli apparire tutti in scena. Invece ci sono proprio tutti, anche se bisogna ammettere che alcuni personaggi hanno più spazio e molte più battute rispetto agli altri.
So che state pensando a Robert Downey Jr., lo so. E fate bene.

La trama? Il già potentissimo Thanos è in procinto di impadronirsi delle Gemme dell’Infinito, di cui vuole sfruttare il potere per dominare l’universo. Il suo scopo è quello di sterminare metà della popolazione di ogni pianeta, visto che le risorse naturali sono in esaurimento, mentre gli esseri viventi aumentano esponenzialmente e sono destinati a morire per carestie e fame. Sostanzialmente, visto che molti moriranno, tanto vale farli morire ora. Questo, secondo Thanos, è pietà.
Peccato che i vari supereroi Marvel non la pensino allo stesso modo. Sia gli eroi che già davano la caccia a Thanos e sia quelli che lo hanno appena conosciuto condividono lo stesso obiettivo: fermare Thanos. Collaborare è indispensabile e inevitabile. Vediamo quindi formarsi sostanzialmente due gruppi, attivi tra lo spazio e la terra: da un lato Iron Man, Doctor Strange, Spiderman, Starlord e i suoi; dall’altro Cap, Falcon, Vedova Nera, Bucky, Pantera Nera, Visione, Scarlet Witch, Iron Patriot e un Bruce Banner apparentemente e simpaticamente privo di Hulk. Mina vagante è Thor, il primo a subire il passaggio di Thanos, all’inizio del film, e apparentemente il più imbestialito.

Thor merita una menzione speciale. È quello che, a modestissimo parere della sottoscritta, ci mette più impegno, viaggia a destra e a manca nell’universo ed è proiettato costantemente al superamento dei suoi limiti affrontando pesanti sfide. Gli altri si dividono tra chi a stento proferisce parola (Cap, Vedova Nera), chi fa solo da tirapugni (Drax, Falcon) e chi si propone di elaborare piani e contribuire decisivamente alla sconfitta del nemico, ma finisce preso da drammi personali e problemi psicologici tanto degni di compassione quanto inutili ai fini della “missione” (Iron Man, Starlord, Gamora).
E poi c’è Doctor Strange. Personaggio che in parte appartiene al gruppo di eroi sopracitato (quelli che dovrebbero fare, ma non fanno), ma che – sempre a modestissimo parere di chi vi parla – può racchiudere le sorti della storia. Esperto di arti mistiche, le sue parole sono elusive e potrebbero rivelare più di quanto sembra in apparenza. Potrebbe addirittura aver fatto più di quanto sembrerebbe, potrebbe in un certo senso aver svolto il ruolo di burattinaio, influenzando gli inconsapevoli colleghi.

Tutti questi nodi dovrebbero venire al pettine nel secondo capitolo della Guerra Infinita, la cui uscita è prevista per il mese di maggio 2019 e sulla cui trama ora inizieranno tante di quelle speculazioni che a tutti gli appassionati del mondo fumerà il cervello. Infatti, la pellicola uscita ieri appare un po’ come una sorta di lunga preparazione al secondo capitolo. Piano piano vengono presentati tutti i personaggi (accolti in sala dall’applauso di quello stesso pubblico che applaude il pilota all’atterraggio, direi) e nel finale c’è una battaglia, bella ma non epica, che si conclude con la sconfitta degli eroi. Tuttavia, almeno per quanto riguarda gli Avengers, una sconfitta iniziale la si becca sempre. Dopo, inviperiti, si inizia a giocare duro fino alla vittoria.

Personalmente, ritengo che ci si può aspettare di tutto dalla seconda parte di Infinity War. La Marvel, dai primi film in cui i supereroi sconfiggevano i nemici senza versare una goccia di sudore e praticamente a suon di battute di spirito, ha fatto molti passi avanti, affinando la capacità di mixare l’umorismo (pur prevalente) alla tensione dei combattimenti e alla drammaticità di alcuni eventi.
In particolare, potrebbe accadere qualcosa che restauri la situazione precedente l’arrivo di Thanos sulla Terra, ma potremmo anche dover accettare alcuni dei drammatici cambiamenti visti in questa pellicola.
Mi spiego, qualcuno dei nostri beniamini potrebbe non ritornare. C’è infatti da considerare il fatto che il contratto di alcuni degli attori è terminato. Parlo di Chris Evans e Tom Hiddleston, ad esempio. Il primo potrebbe anche voler continuare a vestire i panni di Steve Rogers, magari per dargli una degna conclusione. Il secondo, pensandoci, potrebbe realmente aver smesso i panni del Dio dell’Inganno, che nel film è morto, spezzando il cuore della sottoscritta.
Ma è tutto da vedere!

E voi? Cosa ne pensate?

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Annachiara Giordano

Studentessa di Lettere moderne e aspirante giornalista, sono appassionata di letteratura e viaggi, cinema e telefilm, insomma di tutto ciò che possa stimolare fantasia e immaginazione. 

Sito web: https://www.facebook.com/annachiara.giordano1?ref=tn_tnmn

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