Maledetto sia il 2016 e l’incolmabile vuoto lasciato da un’infinità di grandi artisti che si sono spenti in quest’anno. Ad aggiungersi alla tragica lista ieri è stato Leonard Cohen, cantautore, poeta, scrittore e membro della rock and roll Hall of Fame che ha avuto il coraggio di emozionarci trattando nei suoi testi gli angoli più bui della ragione umana. Dalla religione alla politica alla società coeva, sono queste le tematiche che hanno reso il cantautore canadese una delle colonne portanti della musica occidentale di questo secolo.
Magnified and sanctified
Be Thy Holy Name
Vilified and crucified
In the human frame
A million candles burning
For the help that never came
You want it darker
Sono queste le parole che il grande artista usava in You want it darker (“vuoi che sia più scuro” letteralmente) uno dei più grandi successi in cui condivide angoscia e idee sulla religione. L’essenza di Cohen è dunque ben delineata e visibile in ogni brano da lui scritto ed è questo un motivo fondamentale per cui non verrà mai dimenticato. Molti di voi ricorderanno il signor Cohen per Hallelujah, la celebre ballata che rieditata da questo grande arista è approdata anche sui mega schermi di Hollywood, ma il “manifesto” della sua canzone è ben più evidente in pezzi come Nevermind (colonna sonora della seconda stagione di True Detective) in cui, con singolarità ed in una maniera tutta nuova, parla dei Popular Problems che affliggono il mondo.
L’ 11 Novembre è stato dunque uno dei giorni più tristi per la musica, un'altra stella del calibro di Cohen si è spenta, ma la sua musica verrà ricordata per sempre.