Mercoledì 28 Settembre 2016, terza giornata del Napoli Film Festival. Alle ore 16 si parte con la sezione SchermoNapoli Corti al cinema Metropolitan. Le opere presentate spaziano dal dolore causato da un dramma interiore alla pura comicità. Dal drammatico-sociale al comico d'azione.
Con Alters, Marianna Adamo racconta la vita di Benedetta, donna rinchiusa tra le mura di casa, diventate una vera e propria “prigione” che mette a nudo il suo vero inconscio. Il pavimento rossastro dell'appartamento mostra come le paure della ragazza siano razionalmente nascoste da alibi apparentemente perfetti, ma che alla prima scossa cadono come una pila di carte.
Diva, di Giuseppe Imparato, mostra una donna che vive in un appartamento in periferia. Il suo goffo aspetto e il suo carattere solitario la portano ad avere una vita monotona che oscilla tra il lavoro di netturbina e la Chiesa. La sua routine viene interrotta da un incontro,che per lei rappresenterà una svolta fondamentale. Un corto finalizzato alla riflessione sociale che, in 17' minuti, fa arrivare il messaggio forte e chiaro.
Antonio Longobardi, con Scanner, ha voluto raccontare la vicenda di una cassiera con una passione nascosta. Di sera, nel soggiorno di casa, si esibisce nell'arte del burlesque. Il regista precisa che la storia della donna rappresenta quella di sua madre. - Ho voluto raccontare una storia realmente accaduta perché per me realizzare un'opera significa raccontare qualcosa di proprio, non seguire la moda con i temi del momento -queste le sue parole. Consigliato.
Passiamo sul versante comico con 'E Sfaticat di Gianfranco Antacido. Un inestimabile dipinto del Caravaggio, La Natività con i Santi Lorenzo e Francesco D'Assisi, scomparso dagli anni settanta, oggi riempie la parete di casa del boss napoletano Angelo Russo. Nicola e Mattia, due ragazzi sfaticati. senza un mestiere e senza soldi, decidono di dare una scossa alla loro vita trafugando il dipinto con l'aiuto di un loro professore d'arte per poi rivenderlo in Spagna. Riusciranno nell'impresa?
Divertente e di facile interpretazione è Ratzinger vuole tornare di Valerio Vestoso. 10' minuti di risate genuine durante le quali il manager di Papa Ratzinger tenta di rilanciare la sua immagine in tutti i modi possibili ed immaginabili. Consigliato.
Colpisce Once upon a time a kid, di Francesco Eramo.Tom, aspirante scrittore, lavora come operatore in un call center di una ditta di lavatrici per guadagnarsi da vivere. Particolare è l'intrecciarsi delle scene che ritraggono la sua vita quotidiana, tra i pensieri, i lavoro, la macchina da scrivere e le scene di lui bambino su di una spiaggia sconfinata. Sguardi poco lucidi e piccoli segnali di disagio sociale appaiono man mano che il corto si avvicina al suo epilogo. Girato in Polonia, si nota la collaborazione del regista con la Scuola Nazionale di cinema, teatro e televisione di Łódź, dato l'ottimo montaggio, la superba qualità visiva oltre che l'interessante e toccante trama. Consigliato.
Mamma della nota attrice Rosalia Porcaro: 5' minuti coinvolgenti che mostrano il dolore di una donna napoletana per la perdita della persona amata.
Come ultima proiezione: Il ballo dei pomodori di Alessandro Derviso, commedia. Tre amici cercano di ricattare il noto imprenditore Manetti, per evitare che il night club, gestito da uno dei tre, torni nelle mani del proprietario. Una serie di eventi rocamboleschi e di situazioni imbarazzanti porteranno i tre ad un lieto fine alquanto inaspettato.