Esistono due tipologie di bellezze. La prima è di una donna: effimera, breve, illusoria quanto avvolgente e suadente. La seconda è di Madre Natura: potente, forte, eterna, magica e nello stesso feroce e devastante.
È possibile mettere a confronto le due tipologie e magari osservarle sfidarsi a duello?
Sulla carta la prima non avrebbe chance di vittoria con la seconda. L’uomo però ha il dono dell’intelligenza e un innato senso di sopravvivenza e, mischiando questi due elementi, forse il risultato potrebbe non essere scontato.
Paradise Beach è dunque il duello tra la bellezza angelica e ipnotica di Blake Lively, nel ruolo di Nancy, giovane studentessa di medicina che, dopo aver perso la madre per un brutto male, decide di mollare tutto e volare in Messico a fare surf in una spiaggia da sogno, e Madre Natura, che in apparenza sembra magnifica, pacifica e accogliente e invece si scopre sanguinaria, quando nel limpido e calmo mare appare un affamato e pericoloso squalo.
Aggredita e ferita quasi mortalmente dallo squalo, Nancy riesce a rifugiarsi su un piccolo scoglio in mezzo al mare e a organizzarsi per la strenua lotta.
Lo so, i puristi e soprattutto i fan della saga de Lo squalo saranno già pronti a protestare contro questa versione 3.0 del loro mostro acquatico preferito.
Paradise Beach è, dal punto di vista drammaturgico, una brutta e sbiadita copia de Lo Squalo e segue una strada già scritta e conosciuta dai cultori del genere. Eppure il film ha un suo perché da un punto di vista visivo, soprattutto per i fan che possono ammirare e gustarsi Blake Lively in tutto il suo splendore e fascino. Blake ha il dono di tenere la scena e di bucare lo schermo, trattenendo lo spettatore fino alla fine della proiezione.
In un ruolo sulla carta banale e scontato, l’attrice americana dimostra grinta e personalità, fornendo una perfomance nel complesso dignitosa e abbastanza credibile come personaggio di un Survivor acquatico.
Chi, dopo venti minuti, è stanco o magari annoiato di vedere di Blake Lively in bikini può invece rifarsi gli occhi con il magnifico e unico paesaggio naturale che lascia davvero senza fiato.
Essendo un film di fine agosto, lo spettatore, tornato magari triste dalle vacanze, potrà sognare di tuffarsi nel bel mare e toccare la lucente sabbia della spiaggia misteriosa.
La regia di Jaume Collet-Serra è certamente meritevole di una menzione per uno stile creativo, dinamico, brioso e soprattutto capace di dare spazio alle due bellezze in campo ed esaltarne i rispettivi pregi.
Lo spettatore assiste a un O.K. Corral sui generis eppure capace di tenere un discreto pathos e ritmo narrativo.
La saga de Lo squalo resta ovviamente un genere unico e inarrivabile, ma per gli amanti del surf, Paradise Beach è sicuramente il film adatto.
Paradise Beach – Dentro l’Incubo è un film diretto da Jaume Collet-Serra, scritto da Anthony Jaswinski
, con : Blake Lively
.
Il biglietto d’acquistare per “Paradise Beach –Dentro L’incubo” è : 1) Neanche Regalato 2) Omaggio (Con Riserva) 3) Di pomeriggio 4) Ridotto 5) Sempre.
Data di uscita: 25 agosto 2016.