Io dentro gli spari: la mafia raccontata ai ragazzi

Domenica, 20 Marzo 2016 11:42
  

Due storie che viaggiano parallele, fino ad un punto di non ritorno in cui si incrociano e uniscono per sempre. Due bambini, Santino e Lucio, di cinque e undici anni, vivono rispettivamente a Palermo e a Livorno. Santino appartiene a una famiglia legata alla mafia e porta sulle spalle tutte le tragiche conseguenze che un simile legame comporta. Ha visto morire suo padre e suo nonno in un agguato, cui lui stesso è scampato per un soffio ed è stato educato fin da subito alle leggi non scritte dell'omertà e della fedeltà al clan. Lucio, invece, è l'uomo di casa. Vive con sua madre, che ha problemi di salute, e la sorellina Ilaria. Suo padre lavora all'estero, in Venezuela, e il bambino dovrà presto fare i conti con la realtà, costretto a maturare e farsi adulto molto prima dei suoi coetanei.

Cos'hanno in comune queste due figurine? Si tratta di due bambini cui è stata negata la leggerezza dell'infanzia. La Gandolfi ci mostra la brutalità del mondo di mafia, raccontata attraverso gli occhi innocenti dei più piccoli. Leggiamo in questo volume un aspetto dell'ombra di Cosa Nostra, cui non sempre si presta la dovuta attenzione, vale a dire il prematuro rapporto tra infanzia e criminalità organizzata, dato da un'educazione che, già dai primissimi anni, vincola alla cultura mafiosa, secondo i canoni della sopraffazione, dell'odio verso le forze dell'ordine e le istituzioni, del silenzio, del vivere al di fuori dei confini della legalità. I bambini, così, imparano assai presto a convivere con la morte.

 

«È una cosa nostra» continuò lo zio parlandogli sempre all'orecchio con calma insidiosa. «Riguarda solo la nostra famiglia. Non vorrai mica diventare un infame? Tuo padre non te l'ha imparata un po' di dignità? Se parli con quei luridi sbirri ci tradisci tutti, capisci?»

 

I personaggi e i fatti narrati sono di fantasia, ma traggono origine da eventi realmente accaduti e da storie di vita vera.

In questo libro, troviamo una finestra aperta sul mondo della mafia messa a disposizione dei più giovani, perché capiscano, riflettano, imparino a distinguere il bene dal male e abbiano sempre una scelta. Perché è questo che spesso si nega ai bambini, la possibilità di scegliere, di essere liberi dai lacci che li tengono stretti alla cultura di famiglia. Scegliere di liberarsi, scegliere di opporsi al volere dei propri cari, dei genitori, dei parenti, degli amici, è difficile e doloroso, ma i bambini devono sapere che una scelta c'è ed è praticabile, perché saranno loro che, un giorno, combatteranno e vinceranno questo male.

 

Silvana Gandolfi è una scrittrice italiana molto famosa, soprattutto tra i lettori più piccoli. Vive a Roma e ha scritto romanzi d'amore, racconti, novelle. Nel 1996 ha vinto il prestigioso Premio Andersen, dedicato appunto al genere della letteratura per l'infanzia, come migliore scrittrice italiana. A fine 2010, Salani ha pubblicato il suo romanzo dal titolo Io dentro gli spari, che a sua volta ha vinto il Premio Andersen come miglior libro oltre i dodici anni.

 

Da questo libro sono liberamente tratti il film e lo spettacolo Dentro gli spari, di e con Giorgio Scaramuzzino.

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