Francia - Almeno dodici morti e diversi feriti, questo il bilancio dell'attacco armato sferrato alla sede della rivista satirica Charlie Hebdo.
Intorno alle undici di questa mattina, due persone coperte da cappucci neri hanno preso d'assalto la sede parigina della rivista, a colpi di kalashnikov.
Il giornale era stato più volte preso di mira per le opinioni espresse: nel novembre del 2011, fu ancora una volta oggetto di attaccato armato a causa di un numero del giornale intitolato "Charia Hebdo" (con riferimento alla sharia) che mostrava in copertina Maometto, indicato, tra l'altro, come "direttore" di quella stessa uscita. La sola rappresentazione del profeta era valsa a suscitare numerose polemiche, poiché, per diverse interpretazioni della religione islamica, essa è considerata blasfema.
Al di là dei fatti menzionati, in nome delle libertà di stampa, parola e opinione troppo spesso violate con l'uso della forza, si desidera ricordare le vittime dell'attentato di questa mattina: giornalisti e poliziotti, lavoratori, uomini e donne con famiglie, amici e conoscenti, che nello svolgere il proprio lavoro, hanno trovato la morte.
MYGENERATIONWEB è vicina a tutta la redazione del Charlie Hebdo e ai familiari degli agenti che hanno perso la vita nel tentativo di intervenire e prestare soccorso.