Dai ammettiamolo: quest’estate non ha fatto poi ‘sto gran caldo. Gli anticicloni si sono passati una mano sulla coscienza e ci hanno concesso un’estate relativamente fresca.
Eppure, nonostante il clima mite, c’è qualcuno che non ha saputo rinunciare a un bel tuffo gelato, o meglio: a una bella secchiata d’acqua ghiacciata!
Parlo ovviamente di quei mattacchioni di Hollywood, espertissimi nel creare mode bizzarre. Ma niente frivolezze: si tratta di una campagna di sensibilizzazione per la cura della SLA, la sclerosi laterale amiotrofica, gravissima malattia neurodegenerativa per la quale non esiste ancora una cura.
Vi starete chiedendo: cosa c’entra l’acqua ghiacciata? Beh, si tratta di una catena virtuale: si viene nominati e bisogna donare alla ricerca (sul sito www.als.net) oppure subire la secchiata (o entrambe), postando il video o le foto sui social network, come ci mostra l’attore James McAvoy (X-Men, In Trance).
Il co-fondatore dell’iniziativa, Corey Griffin, 27 anni, è morto annegato a Nantucket in Massachesetts. Griffin aveva sostenuto il dilagare della campagna per aiutare la ricerca scientifica sulla SLA e in particolare un amico,l’ex giocatore di baseball Pete Frates, che ha intercettato un fenomeno (quello delle secchiate d’acqua ghiacciata) già in circolazione nel mondo del golf e lo ha legato alla lotta alla SLA.
A raccogliere la sfida, ogni ora sempre più numerosi, attori, cantanti, sportivi e politici come: Tom Hiddleston e Chris Hemsworth, Piquè e Shakira che ha nominato papa Francesco, Michael Jordan e Mike Tyson, Alonso ed Hamilton, persino il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, e l’ex presidente USA George W Bush. L’amatissimo Sherlock, aka Benedict Cumberbatch, dopo essersi sottoposto volontariamente alla secchiata, è stato bagnato altre 4 volte dagli amici. Si può essere più devoti alla causa? Forse…
Anche star italiane si sono cimentate in quest’ardua impresa: Emma, Eros Ramazzotti, Biagio Antonacci, Elisabetta Canalis, Salvatore Esposito (Gomorra), i The Jackal e soprattutto Fiorello, che ha nominato addirittura Renzi. Il Presidente del Consiglio ha accettato la sfida tramite Twitter e puntuale è arrivato ieri il suo video sul web. Vale il detto “premier bagnato, governo fortunato”?
Ma le secchiate funzionano davvero? A quanto pare si! In America sono stati raccolti 62,5 milioni di dollari a fronte di 1,2 milioni di donatori. È una cifra altissima, soprattutto se si pensa che l’anno scorso, nello stesso periodo, erano stati raccolti solo 2 milioni di dollari.
In Italia purtroppo le cose sembrano andare a rilento, poiché la Aisla, associazione italiana SLA (qui il sito per donare online: http://www.aisla.it/ ), ha raccolto solo 33 mila euro. Speriamo che per il 21 settembre, giornata nazionale SLA, la cifra sia notevolmente salita.
Ovviamente non sono mancate le critiche. “Ma tutti questi vip non donano?” Non è detto che alla secchiata non segua una donazione. Ci sono poi dei vip, come il cantante Fedez e il ballarino Kledi Kadiu, che hanno mostrato online non il video della secchiata, che hanno rifiutato, bensì le ricevute delle donazioni fatte.